Oggi esce #tieniloacceso.
Vi avverto: non è un libro per stomaci deboli.
È un libro POLITICO: vuole invitare all’azione, affinché ciascuno di noi la smetta di dare la colpa ad altro (al web, all’odio, al populismo, agli algoritmi, alla velocità della comunicazione...) e si dedichi invece a coltivare il suo pezzo di rete, sentendolo proprio e facendosene carico in prima persona.
È un libro SPIETATO che guarda in faccia la realtà cercando di superare la grande consolazione di questo tempo: quella di spegnere. Spegnere perché internet fa male ai giovani, alle relazioni, alla vita. Spegnere perché il problema sono quelli che non capiscono, che odiano o che non vogliono dialogare. Spegnere cancellando dalle nostre timeline tutto ciò che non ci aggrada. Spegnere in nome di un dibattito più virtuoso e più degno. Ci dispiace essere spietati (e lo siamo anzitutto con noi stessi), ma spegnere non migliora le cose: serve solo ad autoescludersi dal dibattito così come è, un dibattito che andrà avanti anche senza di noi, a meno che non iniziamo a darci dentro tenendo acceso il cervello assieme ai dispositivi.
È un libro IMPERFETTO che abbiamo scritto non per insegnare qualcosa a qualcuno, ma per ricapitolare quello che abbiamo imparato fin qui sul campo navigando, sbagliando, riuscendo, cominciando e ricominciando. Quindi prendetelo quello che è: un discorso in BOZZA PERENNE, quella che proponiamo spesso come mentalità più adatta alla conversazione online, in cui è bene che su ogni tema ci sia sempre qualcosa da aggiungere.
È un libro frutto di una DISPUTA. Vera e io non abbiamo “dialogato”, non abbiamo “collaborato amabilmente”, non abbiamo condotto “un nobile confronto intellettuale”. Ci siamo invece affrontati con onestà , mettendo in gara le nostre idee fino in fondo. Qualche straccio è volato, è vero, ma ognuno ha potuto trovare i suoi assi vincenti e riconoscere le sue lacune, migliorando il suo pensiero grazie al dissenso dell’altro.
Infine questo libro non lo abbiamo scritto da soli. È frutto di due anni di COLLAUDI OFFLINE in cui abbiamo raccolto riflessioni, domande, idee, perplessità durante incontri in tutta italia con ogni genere di interlocutore (dalle università della terza età alle aziende, passando per scuole, conventi, gruppi di genitori, associazioni, biblioteche di quartiere, atenei, corsi per giornalisti); così come di COLLAUDI ONLINE attraverso le vostre discussioni, commenti, contributi e critiche ai nostri (forse fin troppo frequenti) post...
Insomma questo libro lo avete scritto tutti voi assieme a noi. Perché questi temi non sono miei o tuoi, di Vera, di Bruno, di questo o di quell’esperto, sono temi profondamente NOSTRI. La vita è ormai una vita in rete in cui dire bene le cose, cioè comunicare bene, è essere.
#tieniloacceso
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