La differenza sta nel volerlo e nel cimentarsi nel confronto con l'altro, con chi vede il mondo in un modo diverso, con le informazioni che ci spostano e che ci costringono a ripensare alle nostre certezze. Avere a che fare con la diversità , cercare di riformulare il nostro pensiero davanti a chi non è d'accordo è la via per avere una visione del mondo più fondata, vagliata, attendibile.
È questa l'idea della disputa felice. Ne ho parlato a La lingua batte su Radio3 con Cristina Faloci, che ringrazio per la bella intervista:
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